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Leopold Sommer, titolare nonché enologo dell’azienda vitivinicola austriaca Weingut Sommer di Donnerskirchen, ha presentato a novembre, in anteprima in Italia alcune referenze della propria cantina, in un press lunch organizzato a Milano dall’agenzia di comunicazione PR Comunicare il Vino presso il ristorante illiberty Milano.

La famiglia proprietaria vive dal 1698 a Burgenland, la zona orientale dell’Austria, ed è specializzata nella produzione di vini bianchi.

I vigneti allignano sulle pendici del monte Leitha, una propaggine della catena alpina, che digradano verso il lago Neusiedl.

La regione era un tempo coperta dal mare, come testimonia la presenza di argille e di fossili che si intervallano a granito, gneiss, quarzo e micascisto.

La foresta della fascia più alta della montagna, l’esposizione a sud-est, la presenza termoregolatrice del lago, definiscono un clima favorevole alla viticoltura con escursioni termiche tra la notte e il dì che giovano al corredo aromatico delle uve. Trenta gli ettari vitati con le viti più vecchie di circa 60 anni di età. La conduzione è bio, a basso intervento, e i vini ottenuti, pur nelle diversità, sono freschi, minerali, dotati di ampiezza aromatica data anche da note speziate. Per meglio inquadrare questo paesaggio ricco di biodiversità vogliamo dire di un vigneto abbandonato negli anni cinquanta perché i trattori, erano al loro esordio, a differenza dei cavalli da traino non reggevano le pendenze. Il vigneto fu allora parzialmente assorbito dal bosco, ma casualmente venne scoperto e felicemente recuperato così ora con le sue uve dà vita a un pregiato Veltliner Himmelreich dal nome del vigneto. E questo ambiente ricco di biodiversità floreali e faunistiche è tutelato dal saper fare della cantina, come spiega Leopold Sommer, grazie anche a piantumazioni e inerbimenti.

La collezione presentata

Nella collezione di etichette presentata (foto 1) tre i vini tipicamente austriaci nati da uve grüner veltliner, diversamente interpretate. Completano il quintetto l’Welschriesling, da uve riesling italico, e il Riesling, entrambi handwerk, per enfatizzarne l’artigianalità che implica un contenuto intervento umano, senza solfiti aggiunti. L’azienda produce altri vini bianchi, e in misura minore, anche rossi.

Grüner Veltliner Schiefer 2022 (foto 2)

È il vino più immediato, di più pronta beva prodotto con le uve di vigneti di 15-20 anni di età che radicano in terreno ricco di scisto (schiefer ) come ricorda l’etichetta.
Il pigiato macera circa sei ore, non di più per evitare di spingere troppo l’estrazione; la fermentazione è spontanea e il vino affina sei mesi negli stessi rasi vinari ossia acciaio e botte grande di legno di acacia.

Note gustative
Colore giallo paglierino scarico.
Al naso sentori di frutta gialla, agrumati di pompelmo, kumquat cui si uniscono note di alchechengi e speziate.
In bocca il sorso è secco, teso, verticale, croccante con ritorni fruttati e nuance speziate in particolare di pepe con nota salina finale.

Leitharberg DAC Grüner Veltliner Alte Reben 2021 (foto 3)

Nasce da uve di vigneti di 60 anni; il mosto macera sulle bucce per circa 12 ore quindi il solo mosto fermenta spontaneamente in fusti di legno di 500 e di 600 litri e il vino è elevato sui lieviti senza travasi per 10-12 mesi.

Note gustative

Colore giallo paglierino.
Al naso frutto maturo, albicocca, mela, mango.
In bocca è complesso, fresco, strutturato, con ricordi fruttati soprattutto di mela, sensazioni erbacee e minerali.

Halser Leithaberg DAC Grüner Veltliner 2020 (foto 4)

Il padre di Leopold utilizzava le uve di questo vigneto per produrre un vino di benvenuto. Leopold si è però reso conto della particolarità delle uve i cui grappoli erano segnatamente più piccoli e spargoli rispetto a quelli degli altri vigneti di grüner veltliner. Pertanto ha deciso di vinificarlo a parte così da ottenere un vino di grande soddisfazione, per certi versi entusiasmante. Halser è il nome di questo vigneto dal terreno costituito principalmente da calcare con un sottile strato di terriccio sabbioso superficiale. Prima che parta la fermentazione mosto e bucce macerano per 5 giorni, segue la fermentazione spontanea e il vino ottenuto è elevato prima in tonneau per 12 mesi, quindi sui lieviti fini per altri 6 mesi. La lunga macerazione è motivata dall’esigenza di ottenere un vino non solo frutto, ma anche con un corpo importante, con toni leggermente ossidativi dati dalla presenza di argille nel terreno.

Note gustative
Colore giallo paglierino che vira al dorato.
Al naso frutta gialla matura, anche tropicale, con ricordi di tabacco, di erbe aromatiche e di spezie.
In bocca è succoso, un corpo avvolgente, coinvolgente, fresco, minerale, salino, di grande eleganza.

Handwerk Welschriesling 2020 (foto 5)

È prodotto con uve Welschriesling, riesling italico, che in Austria sono utilizzate per ottenere vini di fascia bassa, verdi. Da un vigneto vecchio in terreno scistoso con uve raccolte a perfetta maturazione Leopold ha voluto dar vita a un vino diverso, artigianale.
Il terreno è costituito principalmente da pietra ardesia (scisto), con un sottile strato di terriccio sabbioso superficiale, che conferisce al vino carattere vibrante e note fruttate. La fermentazione spontanea si svolge in grandi botti di rovere con maturazione sulle fecce senza travasi per 12 mesi, quindi per sei mesi sui lieviti fini.

Note gustative
Colore giallo paglierino intenso.
Al naso si colgono note fruttate di melone e di agrumi, oltre a mineralità olfattiva.
In bocca il vino è scorrevole, fresco, verticale con non lunghissimo finale.

Handwerk Riesling 2020 (foto 6)

Le viti di riesling renano crescono su terreni aridi ricchi di ardesia, che comunicano note caratterizzanti alle uve e quindi al vino. Le uve, di più vigneti, sono sottoposte a una rigorosa selezione. Dopo una macerazione di 24 ore a fine fermentazione il vino affina per 10 mesi in grandi botti di legno ed è successivamente messo in bottiglia non filtrato.

Note gustative
Conquista il profumo di albicocca abbinato a delicate erbe aromatiche.
Secco al palato è stimolante, potente e con un grande gioco tra frutta, acidità e mineralità e con un lungo finale.

I vini hanno accompagnato un menu costruito appositamente, abbinandosi, tra gli altri piatti, a Maccheroni al cipollotto brasato (foto 7) e a Rusting negàa (foto 8), diversamente intensi e sapidi, dimostrando versatilità e prontezza.

I vini degustati  sono acquistabili direttamente presso l’e-shop della cantuna cliccando qui.

Di questo Autore