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Il Ristorante Torre della Fondazione Prada, ha ospitato il 17 settembre una cena che ha visto la speciale collaborazione tra Lorenzo Lunghi, resident chef di Torre e Michele Lazzarini, head chef del ristorante St. Hubertus a San Cassiano, Alto Adige.

L’appuntamento è stato un’anticipazione della nuova edizione di “CARE’s Chef Under 30”, realizzata in collaborazione con lo chef tre Stelle Michelin e Stella verde per la Sostenibilità Norbert Niederkofler e Paolo Ferretti, entrambi fondatori di “CARE’s – The Ethical Chef Days”.

Da novembre 2021 chef nazionali e internazionali under 30 saranno invitati a proporre al ristorante Torre, per un periodo di due settimane ciascuno, un menù ispirato all’identità gastronomica del proprio paese di provenienza. Il progetto, arrivato alla terza edizione, ha l’obiettivo di promuovere “la cucina delle idee” e una cultura gastronomica basata su prodotti di prossimità, rispettosa dell’ambiente, dell’utilizzo di prodotti e risorse, attenta agli
sprechi e a un equilibrato rapporto qualità/prezzo.

Nel corso della cena di venerdì 17 settembre, si sono assaggiati i piatti del resident chef di Torre Lorenzo Lunghi, che traggono ispirazione dalle tradizioni regionali italiane insieme alla proposta gastronomica dell’ head chef del ristorante St. Hubertus Michele Lazzarini legata alla cucina di montagna. I piatti di Lorenzo Lunghi sono una reinterpretazione dell’autentica cucina italiana, fortemente legati alla ricerca e alla valorizzazione delle materie prime. Ogni ingrediente viene studiato e abbinato in maniera tale da esaltarne sapore, consistenza e profumo. Il nucleo centrale del racconto gastronomico di Michele Lazzarini deriva dalla montagna bergamasca, in cui è nata la sua passione, e da quella altoatesina, dove attualmente lavora con lo chef Norbert Niederkofler.

La combinazione di sapori e profumi in equilibrio tra loro è ispirata alla filosofia sostenibile “Cook the Mountain” del suo mentore, basata sull’uso di materie prime locali e stagionali, sulla riduzione degli sprechi e su un rapporto diretto con i produttori locali.

Il menù della cena realizzata a quattro mani composto da sei portate ha avuto come completamento del menù la proposta di una degustazione di vini.

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