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In occasione del 50° Anniversario della fondazione dell’Azienda Cesarini Sforza, la Maison trentina ha organizzato un evento in collaborazione con l’agenzia di comunicazione Itaca Comunicazione.

La celebrazione del 50° anniversario

La celebrazione del 50° anniversario ha avuto luogo nel Castello del Buonconsiglio di Trento edificio storico di rilevanza architettonica costruito nel XIII secolo, uno dei maggiori complessi monumentali di tutta la regione. Fu sede dei principi vescovi fino al 1803, nonché del Concilio di Trento nel Cinquecento.

Enrico Zanoni, Direttore Generale di Cavit, che abbiamo  già citato qui,  ha introdotto l’evento tratteggiando la storia di Cesarini Sforza, cantina nata nel 1974 per volontà del Conte Cesarini Sforza e che “in questi 50 anni ha intrapreso un percorso molto importante arrivando nel 2001 nella proprietà di cantina di LaVis e nel 2019 nel gruppo Cavit” pur mantenendo la propria autonomia.

E ieri come oggi le basi di approvvigionamento, ossia le uve chardonnay e pinot nero delle zone più vocate per la spumantistica della Val di Cembra, si confermano e si mantengono così come la tensione per la qualità.
Zanoni ha inoltre sottolineato che, grazie all’ingresso nel mondo Cavit, sono stati apportati significativi investimenti alla società Cesarini Sforza volti a migliorare, garantire e confermare la qualità nel modo più adeguato possibile: “Dopo questi 50 anni, che sono una base di partenza, siamo convinti del grande potenziale di Cesarini Sforza e come Cavit garantiamo e manteniamo una forte identità del marchio riconoscendo il ruolo pionieristico che ha svolto nella spumantistica trentina”.

Lorenzo Libera, Presidente Cavit ha voluto precisare come l’appartenenza a un gruppo come Cavit dia la possibilità all’azienda di investire a livello tecnologico, per fornire agli enologi opportunità con dotazioni tecniche che permettono di valorizzare maggiormente il prodotto.
Inoltre “il valore cooperativo è un valore aggiunto per un’azienda come Cesarini Sforza la cui posizione è di filiera, e pertanto può contare su un prodotto selezionato, può sceglierlo potenzialmente da tutto il Trentino. Inoltre Cavit mette a disposizione un’assistenza tecnica non indifferente; i nostri soci viticoltori sono assistiti grazie a un gruppo agronomico che si giova di dotazioni tecniche quali piattaforme informatiche, che permettono di conoscere perfettamente il nostro territorio e quindi ottenere il meglio dallo stesso”.

Andrea Buccella l’enologo ha quindi presentato il vino celebrativo per accompagnare la serata.

Va prima detto che il simbolo del blasone di Cesarini Sforza, l’Aquila Reale, è riprodotto nell’etichetta di Aquila Reale Riserva, la top di gamma della casa spumantistica prodotta da uve chardonnay in purezza. Nasce nel 1986 dal desiderio di realizzare un Metodo Classico che mirasse all’eccellenza, e fosse rappresentativo del territorio.

Nel 2001 il vigneto di Aquila Reale diviene un vero e proprio cru. Le uve chardonnay vengono raccolte manualmente tra fine agosto e inizio settembre e pressate con il torchio verticale Marmonier (che menzioniamo qui), utilizzato prevalentemente nella regione dello Champagne, per garantire una pressatura delicata: solo il 50% del mosto viene selezionato. La fermentazione avviene prevalentemente in acciaio e in parte in carati di rovere cui segue un affinamento di almeno 7 mesi a contatto con i lieviti fini.Il tiraggio avviene a inizio estate e le bottiglie sono mantenute per oltre 90 mesi in affinamento sui lieviti.

In attesa di stappare il vino celebrativo è stato proposto un brindisi con Aquila Nera Riserva 2013, vino grande pulizia di gusto.
Nel calice riproduce colore paglierino con riflessi dorati. Al naso frutta a polpa bianca, fiori bianchi e nota agrumata. In bocca è netto, verticale, quasi croccante.

Aquila Reale Riserva 2004 e il 50° Anniversario di Cesarini Sforza
Aquila Reale Riserva 2004 e il 50° Anniversario di Cesarini Sforza

Andrea Buccella ha spiegato che per celebrare il 50° Anniversario, ha voluto proporre Aquila Reale Riserva 2004 con etichetta dedicata all’evento.
Circa 1200 bottiglie di questo vino hanno affinato per 228 mesi; sono state degorgiate circa un mese prima “proprio allo scadere dei 19 anni di affinamento. L’Aquila Reale Riserva è il vino di punta affinato come detto e l’età, ha evidenti note di freschezza che nulla tolgono alla grande ricchezza e complessità gustativa”.
Al naso si riconoscono note agrumate, anche candite e una fugace sensazione di pasta di mandorla.
Il vino è suadente, di struttura e sorprende per la freschezza giovanile che fornisce tensione al sorso.

Aquila Reale Riserva 2004 è stato servito in pairing con tre portate:

Tartare di trota salmonata, crema d’uovo ed erbe selvatiche

tartare di trota
risotto asparagi

Risotto agli asparagi di Zambana, ricotta, pepe e menta

Pluma iberica marinata e scottata ala brace con patata 50/50

pluma iberica con patate

Il vigneto di Aquila Reale – Maso Sette Fontane

Aquila Reale Riserva è prodotto con le uve chardonnay del vigneto di Maso Sette Fontane situato all’inizio della Val di Cembra (della quale abbiamo detto qui) a 500 metri di altitudine. Le radici affondano in un terreno detritico ricco di scheletro, leggermente calcareo esposto ad Ovest, rivolto verso le Dolomiti del Brenta con i filari costantemente percorsi dall’Ora, la brezza caratteristica del lago di Garda.
L’escursione termica tra dì e notte è rilevante e porta a un’ottima maturazione delle uve oltre ad assicurare l’acidità indispensabile per ottenere spumanti longevi.
Giacitura, altitudine ed esposizioni del vigneto rallentano il processo di maturazione consentendo l’ottenimento di uve, e quindi vini, di estrema eleganza e finezza.

La degustazione di spumanti Cesarini Sforza

1673 Noir Nature*

Blanc de Noirs da uve pinot nerodi grande finezza, da uve di pinot nero vinificate in bianco con presa di spuma in bottiglia di 48 mesi sui propri lieviti. Dopo la sboccatura non è dosato per valorizzare al meglio le caratteristiche organolettiche definite da freschezza con note di frutti rossi, sentori salini che insieme all’acidità e al ph basso conferiscono eleganza al sorso.

Abbinato a torte salate e Casolet

1673 Rosé*

È ottenuto da piccolissime partite di Pinot Nero maturate per 7 mesi sui lieviti fini in acciaio rifermentate in bottiglia per la presa di spuma per 60 mesi. Nel calice riflette colore rosa antico delicato; al naso sentori di piccoli frutti e  ricordi floreali che si riconoscono anche in fase gustativa oltre a rosa canina, ciliegia matura e marzapane. Il sorso è ricco con una pienezza rinfrescata da piacevole acidità.

Abbinato a Carpaccio di carne salada con rucola e Trentigrana

Aquila Reale Riserva 2012

Possiede colore giallo paglierino con riflessi dorati al naso note di piccola pasticceria con finale lievemente agrumato. L’ottima struttura e persistenza, supportate da una piacevole vena fresca, conferiscono allo spumante una spiccata personalità. La potenza si intreccia con grande finezza ed eleganza. Rispetto alla 2013 il vino si rivela più maturo e allo stesso tempo meno verticale.

Abbinato a Riso Riserva S. Massimo al tè lapsang e chips di guanciale

La linea 1673 Cesarini Sforza è di grande prestigio ed è prodotta con uve di vigneti posti tra 450 e 670 metri di altitudine. Come Aquila Reale Riserva, le uve sono pressate sofficemente nel torchio verticale Marmonier  con decantazione statica dei mosti.

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