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Il Salon du Chocolat, l’appuntamento da non perdere con il cioccolato a Milano.

Meiji

Il Giappone non smette di stupirci. Dai tagli di pesce eseguiti dai maestri del sushi, all’ampio repertorio dei sake, alla pregiatissima carne wagyu.. Ora scopriamo il cioccolato, ma ovviamente, non si può confondere con gli altri. A firmarlo  Meiji (foto 2 ), casa produttrice di alimenti lattiero-caseari, pasticceria e altro. Produce  The Chocolat, una collezione di cioccolati elaborati con cacao proveniente da vari paesi dell’America Latina. La novità è il Mexico white Cacao, osia un cioccolato prodotto con fave di cacao bianco della varietà criollo proveniente dalla regione messicana di Chipas: si presenta come un cioccolato al latte, ma in realtà è un o fondente extra (70%) dal sapore pieno dotato di vellutata cremosità. Ma è la forma della tavoletta (foto 3), comune a tutti i gusti della casa, che suscita particolare interesse. Non è, infatti, suddivisa in quadrati o rettangoli uguali, bensì formata da due quadrati più grossi dei quali uno bombato e l’altro zigrinato, da due barrette e da 8 quadratini; ciascuna forma della tavoletta offre uno spunto gustativo differente e cioè i quadratini rappresentano la testura light, il quadrato bombato il gusto ricco, quello zigrinato è l’aroma , mentre le barrette sono la parte più strong, il gusto pieno. Il cioccolato cambia, (fondente, al latte…) ma le tavolette, come detto, proponfono sempre la stessa suddivisione di sapore e consistenza.

Ciomod

Ciomod di Modica (foto 4 e 5) è un punto di riferimento sicuro, sia per la qualità dei cioccolati, sia per la bontà della liquoreria. Abbiamo provato un inarrivabile cioccolato modicano al sesamo; questo proviene dal comune siciliano di Ispica dove viene coltivato (fu portato dagli arabi)e ora è un presidio Slow Food. Adeguatamente tostato raggiunge uno spessore aromatico “esplosivo” e si intesse in un equilibrio armonioso con le note dolci amare del cioccolato. Per quanto riguarda i liquori, da provare quelli al pistacchio, al fico d’india, allo zenzero…

Baltom

La casa italiana propone una selezione di cioccolati (foto 6) blend oltre a Carenero un single origin venezuelano 80 per cento dal sapore speziato con ricordi di frutta secca, di gusto secco, ma non amaro. Baltom Identitario, invece è un blend di cioccolati provenienti dall’Africa e dal sud america. E’ un cioccolato importante (83 per cnto), dal sapore pieno, con piacevoli note amarognole, rotondo, vellutato, garbatamente fruttato.

La Perla Cioccolato Torino

Una tappa obbligatoria è La Perla, per la selezione di tartufi (foto 7), ampia e di elevata qualità. Alcune chicche: La Perla Bianca, tartufo bianco alla nocciola prodotta con una ricetta della tradizione albese ed è senza cacao: le nocciole piemontesi intere e in pasta vengono lavorare con burro cacao, latte in polvere e zucchero; La Perla Nera, tartufo pralinato prodotto con miscele di cacao lavorate con nocciole del Piemonte tostate; Tiramisù, la riproduzione del goloso dessert preparato con cacao, caffè, crema; Pistacchio, tartufo di cioccolato bianco lavorato con pistacchi di Sicilia in pasta e spezzettati. La perla non è solo tartufi, però.

Gay-Odin

L’azienda napoletana, presente a anche a Milano con un negozio Gay-Odin, propone tutti i tipi di cioccolato (foto 8): cioccolatini al caffè, al liquore, con la panna, le mandorle, le nocciole; da spezzare, da far sciogliere in bocca, scorzette di arancia ricoperte, cioccolatini a forma di spicchi di limone al limoncello, alla crema di mandorle e nocciole, tronchetti di cioccolato a sfoglie; tavolette di cioccolato anche senza zucchero. Produce anche creme (foto 9); assaggiata quella di pistacchio, decisamente da provare.

Chocolate in a Bottle

Al Salone del ciccoato non solo cioccolato, ma anche Chocolate in Bottle, un sorprendente spumante (foto 10) da uve chardonnay aromatizzato con estratto di cioccolato e nocciola. E’ un prodotto internazionale se si considera che il vino è francese e il cioccolato belga. Il risultato uno spumante molto gradevole, morbido, piacevolmente zuccherino, moderatamente alcolico (esiste una versione analcolica) da servire con il dessert, meglio se al cioccolato; perfetta con la Sachertorte.

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