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Milano è la città in cui il bere miscelato si abbina più diffusamente alle preparazioni gastronomiche uscendo dal tradizionale ambito dell’aperitivo, o del post dinner, per arrivare nelle sale da pranzo; il cocktail bar è ormai onnipresente nei ristoranti milanesi di nuova generazione. Ed è quindi nell’ambiente metropolitano più attento ai temi della mixologia e al conseguente pairing, che Chiara Degl’Innocenti e Penelope Vaglini hanno avuto un’idea, come dire, smart, ossia dare vita a Coqtail Milano, la prima community dedicata alla mixology che ha per mission rendere democratico il bere di qualità. Punto di riferimento della community dei cocktail, Coqtail comunica con questa utilizzando il suo stesso linguaggio, passando per i media, per i social, e conseguentemente dialoga con immediatezza con il mondo dei drinkstagram. Operativamente promuove eventi, workshop e incontri così da poter narrare l’evoluzione del drink and beverage.

Da visitare il sito di Coqtail Milano per trovare video con bartender che svelano ricette di cocktail d’autore, o che raccontano quali siano le tendenze del bere miscelato e via discorrendo. La categoria locali permette di essere sempre aggiornati su dove andare, cosa trovare, quali gli specializzati e qualche suggerimento. Vi sono numerose altre categorie, dal pairing, al mixology, alle ricette. Ma solo una visita permettere di cogliere nell’interezza la portata e l’unicità del sito.

Abbiamo partecipato a un aperitivo organizzato da Coqtail a IT Milano in occasione dell’Happy Hour Day, per un Blue Happy Hour come il colore del fondo della bottiglia di Grappa Casta (della Distilleria Castagner), di cui abbiamo detto qui.

Il distillato è stato voluto da Giulia, figlia di Roberto Castagner, pensato proprio per la cockteleria. Caratteristica di questa grappa è il garbo: al contrario di altre acquaviti di vinacce, impossibili da miscelare per il forte timbro aromatico e la lunghissima persistenza, Casta si miscela con grande disinvoltura sostenendo il gusto del miscelato senza prevaricarlo.

Per la serata Marco Tavernese, bar manager, ha articolato una drink list in cui Casta è la protagonista. Si tratta di tre cocktail, tutti a basso tenore alcolico:

Fortunello è una miscela di lime, sherbet kumquat, vodka, vermut bianco e grappa Casta;

Giulia, è un sour che unisce albume, lampone e pepe, ma anche il lime e il bitter, e la grappa;

Negroni Casto preparato con, oltre a Casta, Campari, Vermut rosso, Barolo Chinato, chocolate Bitter e assenzio.

Abbiamo provato quest’ultimo cocktail (foto 2 e 3) apprezzando le deliziose nuance di cioccolato che coccolano il gusto accarezzato dalle note amaricanti e dolci del mix: la grappa sostituisce il gin con naturalezza fornendo una nuova personalità al cocktail.

Per festeggiare il NataleChiara e Penelope suggeriscono alcune referenze, bottiglie di distillati, in una documentta nonché selezionta  guida visitabile cliccando qui.

Di questo Autore