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L’Azienda Cottanera (abbiamo già parlato del Cottanera Fantagione)  affonda le sue radici negli anni sessanta e prende vita nel 1990 a opera di Enzo e Guglielmo Cambria figli del fondatore. Attualmente la cantina è guidata da Enzo, e dai figli di Guglielmo, scomparso nel 2008, Mariangela, Francesco ed Emanuele. Cottanera mutua il nome da un antico borgo che limita i vigneti di famiglia lungo la riva del fiume Alcantara. Il podere conta 100 ettari, dei quali 65 vitati, che radicano sulle pendici settentrionali dell’Etna in un terreno di pietra lavica a 700 metri di altitudine. Vigneti e cantina si trovano a Castiglione di Sicilia. I vini qui prodotti hanno la mineralità comunicata dal suolo che completa un’armoniosa eleganza. Qui sono coltivati i vitigni a bacca nera autoctoni nerello mascalese e nerello cappuccio e gli internazionali merlot, syrah, cabernet sauvignon, cabernet franc e mondeuse. I vitigni a bacca bianca sono gli autoctoni inzolia, carricante e catarratto e l’internazionale viogner. Mariangela Cambria (nella foto) ha presentato alcune referenze al press lunch organizzato al ristorante Il Liberty di Milano abbinate a piatti dello chef Andrea Provenzani. In degustazione l’Etna Bianco 2014, da uve carricante; ha profumo pieno intenso , minerale, dotato di buona, ma non esagerata, acidità ed è al tempo stesso piacevolmente rotondo. L’Etna Rosso base, dai nerello mascalese e cappuccio è un vino ben strutturato con tannini levigati e sentori fruttati; l’Etna Rosso diciasettesalme (la salma è un’unità di misura) risulta ben delineato, ampio, di salda struttura. E’ stato inoltre presentato L’Etna Rosso Riserva 2011 Zottorinoto; l’omonima contrada, terreno vulcanico di sabbie etnee, è posta a circa 800 metri di altitudine all’esterno del corpo dell’azienda ed è vocata alla produzione di nerello mascalese. Il vino è un rosso color rubino profondo con sfumature granata, di notevole intensità olfattiva, con profumi di frutta rossa oltre che di brughiera autunnale che si mescola a ricordi di macchia mediterranea. Il gusto è pieno, ben espresso, teso, con note fruttate, piacevole succosità e con velo speziato sul finale. Il podere si estende su quattro ettari vitati per un totale di 1978 bottiglie prodotte. Da servire a 16 gradi di temperatura in accompagnamento a carni rosse in umido, formaggi lungamente affinati.

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