Abbiamo incontrato Tommaso Inghirami, dell’azienda toscana Grignano, in un press lunch organizzato a Milano dall’agenzia di comunicazione PR Comunicare il Vino presso il ristorante illiberty Milano.
L’incontro ci ha permesso di conoscere l’azienda, della quale proponiamo una breve presentazione, e di degustare alcuni vini tra i quali cinque annate di Chianti Rufina Riserva Poggio Gualtieri.
Grignano
Tommaso Inghirami, arrivato all’azienda di famiglia a Grignano (acquistata dal nonno tra il 1970 e il 1971) ha voluto da subito capire il territorio, cioè il Chianti Rufina, la più piccola denominazione dei Chianti, che dà vita a Sangiovese di grande valore.
Contestualmente ha aperto le porte alla sperimentazione. L’idea aziendale, che ha preso forma definitivamente nel 2019, si basa sulla valorizzazione del Sangiovese Rufina per ribadirne le caratteristiche di unicità, di eleganza e di longevità.
“La nostra realtà aziendale è piuttosto atipica” precisa Inghirami. “Possediamo 50 ettari di vigneti, distribuiti in modo frammentato su un’area di 600 ettari, senza realizzare allevamenti intensivi; piuttosto, abbiamo piantato dove c’era spazio disponibile. I due vigneti principali, Poggio Gualtieri e Campone, ospitano uve di grande qualità, tra cui sangiovese, cabernet e merlot. Durante la vendemmia, vinifichiamo separatamente ogni appezzamento per studiarne le caratteristiche e stabilire se la produzione di ogni anno conserva la stessa qualità e identità.”
Le vigne Poggio Gualtieri e Campone rappresentano l’essenza del sangiovese aziendale. La Poggio Gualtieri, in particolare, è diventata il cuore della Riserva. Con il Consorzio, è stato avviato un progetto per valorizzare al massimo i vigneti Poggio Gualtieri e Montefiesole. Quest’ultimo prende il nome dalla collina su cui si trova, un luogo speciale selezionato per creare un vino di altissima qualità che è un po’ come se fosse per noi la nostra Gran Selezione”.
Passando alle vendemmie, ogni annata offre spunti interessanti, con alcune differenze legate al cambiamento climatico e al lavoro svolto negli anni. Dal 2011 al 2018 l’azienda ha collaborato con l’enologo Franco Bernabei, che ha avuto un ruolo determinante nel consolidare la filosofia di produzione. Bernabei è definito da Inghirami “vero maestro”, ma oggi l’esigenza dell’Azienda è tracciare la propria strada e costruire una nuova identità aziendale. Da qui il desiderio di innovare, cercando vini freschi e puntando anche sui bianchi.
La collaborazione con Stefano Chioccioli è stata particolarmente significativa. Chioccioli, enologo di grande esperienza, ha aiutato a esplorare nuove idee, come il recupero di vecchi vigneti e la sperimentazione con varietà autoctone. La Valtiberina, ad esempio, si è rivelata un territorio vocato per i bianchi, grazie alla sua freschezza climatica; qui l’azienda ha recuperato una vigna storica di trebbiano e vinificato in anfora, ottenendo risultati promettenti.
Parallelamente, la cantina rimane legata alla tradizione del Chianti Rufina, che ne rappresenta il cuore, pur continuando a sperimentare altre aree.
La degustazione
C’è molta attenzione alla longevità dei propri vini e tra le etichette più longeve va sicuramente annoverato il Vin Santo.
Per questo motivo la degustazione inizia con un Vin Santo, proprio perché incarna le potenzialità e le capacità del territorio di resistere al tempo. La degustazione si articola poi con una verticale di Chianti Rufina Riserva Poggio Gualtieri, un vino nato da una vigna unicamente di sangiovese di circa 6 ettari, prodotto per la prima volta nel 1997 dal padre di Tommaso Inghirami con l’enologo Franco Bernabei.
Pertanto in degustazione Vin Santo 1980, quindi Chianti Rufina Riserva Poggio Gualtieri 2000, 2001, 2012, 2013, 2015, 2019 e Fedra 2019. “Queste espressioni del Sangiovese” spiega Inghirami riferendosi a Poggio Gualtieri “provengono dalla vigna che consideriamo il cuore della nostra produzione, grazie alle sue caratteristiche uniche di esposizione e suolo. La tenuta di Grignano oggi si estende su 600 ettari, di cui 50 a vigneto, con circa 40 ettari dedicati al sangiovese. Qui lavoriamo per valorizzare i vitigni tradizionali della Toscana, come sangiovese, canaiolo e colorino, senza rinunciare a innovazione e ricerca.” Conclude la degustazione Fedra 2019, prodotto con uve di due vigne della Rufina, una di cabernet e una di merlot, piantate alla fine degli anni novanta da Bernabei.
Vin Santo
Vinsanto del Chianti DOC 1980. Ci avviciniamo con rispetto reverenziale a un vino così lungamente affinato e cercardone il colore, il profumo, il gusto ne saggiamo l’incredibile capacità di dialogare con il tempo. Di colore ambrato, al naso è un tripudio di frutta anche essiccata, in particolare di albicocca, cui si uniscono sentori balsamici con note resinate. In bocca è avvolgente, moderatamente dolce, percorso da piacevole vena fresca. Vino in forma smagliante, senza nessun cedimento.
Chianti Rufina Riserva DOCG Poggio Gualtieri 2000. La vendemmia, considerata la precoce maturazione dell’uva ricca di polifenoli e con zuccheri concentrati, è stata anticipata. Il vino possiede colore rosso cupo con riflessi aranciati. Al naso ancora sentori fruttati, oltre a note terziarie di cuoio, tabacco, sentori speziati. Il vino mantiene una buona freschezza, trama tannica.
Chianti Rufina Riserva DOCG Poggio Gualtieri 2001. Colore rosso cupo con sfumature aranciate. Al naso frutta rossa anche in confettura, in particolare ciliegia sotto spirito, sentori balsamici e resinati. In bocca conserva buona freschezza, tannino liscio e note speziate piccanti. L’acidità prevale sul tannino.
Chianti Rufina Riserva DOCG Poggio Gualtieri 2011. Rosso rubino leggermente aranciato. Garbato, quasi timido al naso con ricordi di frutta rossa e balsamici. In bocca spalla acida ben delineata e tannini morbidi.
Chianti Rufina Riserva DOCG Poggio Gualtieri 2013. Rosso rubino tendente all’aranciato; profumo di frutta rossa estiva e note di arancia rossa. Acidità che prevale sul tannino e note saline finali, sorso elegante.
Chianti Rufina Riserva DOCG Poggio Gualtieri 2015. Di colore rosso rubino granato. Al naso la componente fruttata è ben espressa, con ricordi di prugna e ciliegia. In bocca la freschezza dà tensione al sorso, cenni minerali e di mandorla nel finale.
Chianti Rufina Riserva DOCG Poggio Gualtieri 2019. Rosso rubino granato. Al naso frutto ben espresso che si evidenzia anche in fase gustativa. Spalla acida ben delineata e tannini levigati. Grande equilibrio tra acidità e trama tannica, sorso lungo e persistente.
Fedra
Toscana Rosso IGT Fedra 2019. Il vino nasce, come detto, da uve cabernet sauvignon e merlot vinificate ed elevate in botti piccole per 18 mesi, quindi il vino affina 3 anni bottiglia. Fedra è prodotto solo nelle annate migliori, in edizione limitata:1200 bottiglie e 100 magnum. L’etichetta disegnata da un artista, per questa annata Franco Alessandrini, conferisce unicità alla bottiglia. In ogni cassa da tre bottiglie è custodita una copia serigrafata dell’etichetta. Nel calice colore rosso rubino granato. Al naso frutto ricco, frutta rossa e nera estiva, tocco floreale, balsamico e spezie dolci. In bocca il sorso è caldo e fruttato con tannini morbidi, e finale salino.