Dall’11 aprile tornano al Museo del Novecento e al Conservatorio Giuseppe Verdi di Milano 5 concerti più 2 giornate di studio e ascolto in occasione della IXX stagione dell’Associazione Amici della Musica, fondata nel 1998 dal musicologo Luigi Pestalozza, recentemente scomparso. A lui è dedicato l’intero ciclo di eventi della stagione 2017 che ha per titolo “Il cammino della voce”, con inizio, per l’appunto, a partire da martedì prossimo presso la Sala Arte Povera del Museo del Novecento. Cinque incontri-concerto, a ingresso gratuito, fino al mese di dicembre, oltre a due giornate di studio e di esecuzioni dedicate alla musica elettroacustica e programmate per l’autunno con data ancora da definirsi.
Il programma dei cinque concerti, pensato e ideato da Luigi Pestalozza, verte sulla vocalità da camera nell’arco di tempo storico che va dall’inizio dell’Ottocento fino ai nostri giorni. Si inizia dall’Ottocento con autori romantici, preromantici o tardoromantici come Beethoven, Schubert, Schumann, Liszt, Wolf, Brahms e Strauss. Si prosegue con il primo Novecento e l’epoca delle avanguardie storiche, con autori decisivi per l’affermazione dei nuovi linguaggi della modernità musicale come Schoenberg, Debussy, Stravinskij, Berg, Webern, Busoni e Ives. Mentre l’ultima parte sarà dedicata alla contemporaneità degli ultimi decenni e della seconda metà del Novecento. Saranno eseguiti brani sia di autori ormai storici, ma ancora di straordinaria attualità come Britten, Kurtag, Dallapiccola, Malipiero, Nono, sia di autori viventi e di primissimo piano proposti in prima esecuzione assoluta. Tra questi ultimi: Coluccino, Rannev, Ciccaglioni, Guarnieri, Melchiorre, Haber, Ambrosini, Kourliandsky, Cosmi, Rojac, Ricci, Lachenmann, Gervasoni, Damiani, Abate, Šipuš e Manzoni.
Il ciclo di concerti propone dunque un itinerario storico affascinante fino a toccare la contemporaneità e le tendenze più attuali della musica vocale da camera.
Il primo concerto di martedì 11 aprile, proporrà un programma dal fascino irresistibile: Ludwig van Beethoven,An die ferne Geliebte, op. 98; A. Schönberg, Vier Lieder, op. 2; Charles Debussy, Trois chansons de Bilitis; Igor Stravinskij, Tre liriche giapponesi; Gian Francesco Malipiero, Due sonetti del Berni; oltre naturalmente alle prime esecuzioni assolute di Coluccino, Rannev, Ciccaglioni.
Articolo di: Flavia Capudi Schenone