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Noventa è un’azienda vitivinicola con sede a Botticino, cittadina nel cuore dell’omonima zona vinicola Doc in provincia di Brescia.

Nata nel 1970, la cantina è proprietaria di 11 ettari vitati disposti a oltre 400 metri di altitudine su colline scoscese caratterizzate dalla presenza di boschi che garantisce ricchezza di biodiversità al territorio. Il terreno ha una propria forte caratterizzazione per la presenza di marmo bianco a 50 cm di profondità, composto da carbonato di calcio originato da sedimenti di microrganismi, di gusci di molluschi e di particelle inorganiche.

E nel marmo affondano le radici delle viti apportando mineralità alle uve. Inoltre l’esposizione a sud e la costante ventilazione garantiscono salubrità al vigneto favorendo la conversione al regime biologico: l’azienda è iscritta al registro degli operatori biologici dal 2014. Le uve qui allevate sono sangiovese, barbera, marzemino e schiava gentile; la produzione vinicola è di 35 mila bottiglie annue.

Nella Foto 1 le sorelle Noventa nel vigneto: a sinistra Rossella (supporta il lavoro di vigna e di cantina, si occupa di commerciale estero e accoglienza), a destra Alessandra(si occupa sia dei lavori in vigna e in cantina sia del commerciale Italia).

 

L’Aura Ronchi di Brescia IGT 2022

Il rosato della Casa è prodotto da un blend di uve schiava (60%) e sangiovese (40%).

Le viti dimorano in alta collina e radicano in suolo marnoso calcareo definito, come visto, dalla presenza di marmo bianco. La vendemmia, manuale, è effettuata a metà settembre: le uve sono caricate in pressa dove sostano circa un’ora, il tempo necessario per conferire al succo la coloritura desiderata.

Ha quindi luogo la fermentazione del mosto e il vino ottenuto matura per 2/3 in vasche di cemento e il restante terzo in acciaio, con frequenti bâtonnage. Il vino è imbottigliato a febbraio e commercializzato ad aprile.

Note gustative
Nel calice riflette colore buccia di cipolla ramata che vira al rosa antico. Il profumo è avvolgente con frutto ben espresso che ricorda la ciliegia, l’amarena, altri piccoli frutti anche neri, una nota veloce di melagrana, quindi ricordi agrumati e un tocco di mandorla fresca. Ma sbocciano anche i fiori: tra questi la viola. In bocca è morbido, rotondo, di buon corpo con freschezza che vivacizza il gusto e nel finale mineralità dettata da sentori salini. Il sorso scorre lungo, verticale, e il fondo salino ha una piacevole persistenza.

Abbinamenti
Cappesante gratinate, risotto al nero di seppia, paillard di vitello.

 

 

 

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