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A Sanbuca di Sicilia, nella Tenuta Ulmo Planeta poco distante dal fortino arabo di Mazzallakkar, affacciato al lago Arancio, si trova un bosco sconosciuto ai più, La Segreta, percorso da un sentiero tra olmi e allori.

In questo luogo ricco di biodiverstà, negli anni novanta Diego Planeta, grazie a un’intuizione, diede inizio a una nuova storia di viticoltura. Nacque così l’attuale Planeta Vini e il vigneto che dimora nel bosco ne mutua il nome, La Segreta, i cui vini costituiranno nel 2017 una linea di produzione con l’arrivo del Grillo e del Nero d’Avola in purezza. Una linea prodotta esclusivamente con le vigne di proprietà da secoli della famiglia Planeta, coltivate con passione e totale dedizione all’ambiente. Inizialmente legata graficamente a un’antica mappa settecentesca descrittiva dei luoghi, a sottolineare una presenza antica e radici profonde, oggi si presenta con una nuova veste.

I vini La Segreta sono, come l’intera produzione Planeta, certificati in biologico dal 2022. Si aggiunga la certificazione SOStain,  programma di sostenibilità che comprende nel suo disciplinare dieci punti cardine che vanno dalla gestione del vigneto al consumo energetico, dalla scelta delle materie prime locali alla trasparenza nella comunicazione.

Per corroborare l’impegno basato sul rispetto dell’ambiente e sulla valorizzazione della biodiversità, l’Azienda ha recentemente presentato, all’Orto Botanico di Palermo, il nuovo packaging dei vini La Segreta. Si tratta di una bottiglia “Cento per cento Sicilia” realizzata insieme alla Fondazione SOStain, e le nuove etichette raccontano l’origine del nome e l’intimo dialogo con la Natura che da sempre ispira Planeta, dentro e fuori la bottiglia.

Il restyling ha attinto dal lavoro di un siciliano illustre, Giuseppe Riggio,  che tra fine Settecento e inizio Ottocento realizzò con l’aiuto di un pittore un “erbario picto”, che rappresenta con grande precisione il patrimonio floristico della regione. Nasce così la nuova veste grafica de La Segreta, frutto della collaborazione con lo studio di design Rovai Weber che ha saputo interpretare la sensibilità di Planeta nel racconto di una Sicilia nuova, attenta alla sostenibilità e piena di speranza.

Da sempre intimamente legata al territorio e ai suoi luoghi di provenienza, Planeta esprime con le nuove etichette La Segreta il suo legame con la Madre Terra, benefattrice generosa e magnanima, i cui frutti possono essere colti da chi ha occhi vigili e coscienza rispettosa. La grafica racconta un alfabeto di erbe, fiori e radici, espressione di una bellezza nascosta e potente che si svela solo a coloro che sanno ammirarla, ricchezza olfattiva e gustativa che si manifesta appieno nei vini. Va aggiunto che Planeta oltre a concentrarsi sulla viticoltura, ha assunto sempre più il profilo di un’azienda polifunzionale, dedicandosi a un’agricoltura più differenziata che comprende la produzione di olio e la coltivazione di grano duro e di mandorle.

Planeta è una realtà che conta oggi 371 ettari di vigneto e sette Cantine dislocate in cinque territori: Menfi, Sambuca di Sicilia, Vittoria, Noto, Etna e Capo Milazzo, 151 ettari di oliveto con un frantoio posto proprio nel centro della proprietà; le altre coltivazioni sono tutte in regime biologico.

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