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Gianni Tessari è un imprenditore nonché enologo cresciuto in un’azienda vitivinicola che ha lasciato nel 2013 per acquisire la gestione della società agricola Marcato nota per i vini spumanti Lessini Durello, che si estende anche nelle zone doc Soave e Colli Berici. I differenti terroir che riunisce la società hanno spinto Tessari ad affiancare al brand spumantistico Marcato, un nuovo marchio aziendale unicamente di vini fermi che mutua il suo nome, così da avere un’azienda con due marchi. Questa linea, Gianni Tessari, è stata presentata allo spazio eventi  Presso Sarpi di Milano. Le zone di produzione dei vini Tessari sono Soave, Colli Berici e Lessini. Il Soave è una zona ad altissima vocazione vitivinicola e i vini qui prodotti possono raggiungere l’eccellenza. Meno nota ai più la denominazione Colli Berici, dove i vitigni internazionali hanno trovato un’ospitale terra adottiva; da segnalare anche l’autoctono Tai (Tocai) rosso, vino di pronta nonché piacevole beva. Lessini dà invece vita a due referenze, ossia un Pinot Nero e uno Chardonnay. Delle otto etichette prodotte, sei sono state messe in degustazione da Presso, tre bianche e tre rosse. Pur nella diversità ciò che è emerso è una tecnica, una mano, che vorremmo chiamare “Stile Tessari” che genera vini puliti, dai sapori netti sia pur ricchi di nuance, ma senza sbavature, senza imprecisioni. Si sente la mano di chi vuole valorizzare il materiale originario, il sapore delle uve, utilizzando il legno quando serve e ricorrendo ampiamente all’acciaio.

Monte Tenda Soave Classico Doc 2015, il primo vino messo in degustazione, è prodotto con uve garganega e trebbiano di Soave allevate con densità di 8 mila ceppi per ettaro, pressate sofficemente; la fermentazione del solo mosto avviene in acciaio così come l’affinamento del vino. Ha colore paglierino intenso con riflessi verdi e un garbato profumo di caramello che cede il passo a fiori bianchi e gialli. In bocca ha buon corpo, spalla acida marcata, ricordi di frutta estiva matura e nota di mandorla.

Chardonnay Veneto Bianco Igt 2015 da uve chardonnay allevate con densità di 7 mila viti per ettaro. La fermentazione in acciaio e affinamento in botte grande per 6 mesi. Alla degustazione ha colore giallo paglierino. Si apre molto lentamente senza concedersi troppo e le caratteristiche di mela, fiori gialli, mango e papaya sono appena sussurrati. Buona mineralità in bocca, piacevole nota tostata e giusta freschezza.

Pigno Soave Classico Doc 2014 da uve garganega (5 mila viti per ettaro). La vinificazione prevede 3 ore di macerazione, pressatura soffice, fermentazione in barrique e in botti di 40 hl, quindi in acciaio a 14-16 °C. Affinamento in barrique e in botti per 8-10 mesi. Il colore è giallo paglierino che vira al dorato con sfumature verdi; fruttato, ricorda la macchia mediterranea. L’impatto in bocca è ampio, si apprezza la mineralità e si colgono sentori di mandorla. Buona espressione di un’annata non particolarmente felice.

Tai Rosso Colli Berici 2013, uve tai rosso (grenache) allevate con densità di 7700 viti per ettaro. Fermenta in acciaio e affina in botti di rovere da 40 hl per 12 mesi. Colore rosso rubino leggermente scarico con sfumature granate. Al naso si colgono il durone sotto spirito, la ciliegia, la mandorla di pesca. Buona struttura e piacevole scorrevolezza; tannini ben levigati, morbidi.

Due Veneto Rosso igt 2013 da uve merlot e cabernet (6 mila viti per ettaro). Fermenta in acciaio per 10 giorni, quindi rifermenta sempre dopo l’ aggiunta di uve cabernet appassite, per 15-20 giorni; affina in tonneau. Colore rosso rubino con unghia di melagrana; al naso è fruttato, con ricordi di ciliegia, ribes nero (cassis), mirtillo nero, note speziate e leggermente erbacee. Gusto molto morbido, vellutato, rotondo, carezzevole con tannini ben intessuti.

Piano Alto Colli Berici Doc 2011 prodotto con uve cabernet franc, cabernet sauvignon, carmenère (7 mila ceppi per ettaro); il 20 per cento delle uve è fatto appassire per 20 giorni, fermentazione in acciaio e affinamento in barrique e botti da 40 hl. Colore rosso rubino vivo con riflessi granati; al naso sentori di ribes nero (cassis), note speziate: si evidenziano toni di vaniglia. Di buona corposità, polposo, presenza tannica e più che buona persistenza.

Dopo la degustazione abbinamento libero dei vini a prodotti tipici e ai dotti piatti del giovane chef Matteo Grandi.

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