Abbiamo degustato nove vini rossi complessi, ma di grande bevibilità in occasione dello scorso Vinitaly. Sono rossi molto attuali, pur con stili di vinificazione diversi, caratterizzati da un’attenta ricerca della qualità. In tutti, anche in quelli più complessi, la vinificazione, pur non rinunciando alla longevità, ha puntato su una beva pronta per un consumo subito dopo la commercializzazione. Ve li presentiamo in ordine alfabetico.
I nove vini rossi complessi, ma di grande bevibilità
Altromondo Grignolino del Monferrato Casalese DOC Hic et Nunc
È prodotto con uve grignolino di una vigna più che sessantenne, di 7 ettari di superficie completamente esposta a sud, circa a 280 metri di altitudine ed è la più elevata dell’azienda. La macerazione del pigiato dura 4-5 giorni, ossia è breve perché essendo il grignolino un’uva ricca di vinaccioli va gestita in modo da evitare di ottenere un prodotto troppo ricco di tannini, che risulterebbe pertanto allappante. Il vino matura più di 10 mesi in acciaio, così da mantenerne la freschezza e garantire una facile beva; affina in bottiglia 2-3 mesi prima della commercializzazione. Al naso si distingue un frutto rosso intenso, mentre in bocca è verticale con tannini vellutati e piacevoli. Il Grignolino è un vino molto trasversale perché può essere abbinato con tantissimi piatti gestendone la temperatura.
Castellero Barolo DOCG 2020 Giacomo Fenocchio
Il terreno svolge un ruolo fondamentale nella definizione di un vino. Quello di Castellero, nella zona DOCG Barolo, tra Cannubi e Bussia, ha una componente sabbiosa che contribuisce a comunicare eleganza e finezza, più che potenza e grande struttura. La vinificazione è tradizionale, con lunga macerazione del pigiato in acciaio, circa 40-45 giorni. Il vino ottenuto matura in acciaio per sei mesi ed è poi elevato in botti grandi di Slavonia di 20-25 hl non tostate di più passaggi anche di oltre 30 anni perché il legno deve aiutare il vino, lasciarlo maturare lentamente, farlo respirare, senza cedere tannini. Nel calice il frutto è intenso, rosso, cui si uniscono note floreali e di liquirizia. In bocca giusta trama tannica, sensazioni speziate e bella eleganza.
Collazzi Toscana IGT 2021 Collazzi
Nel 1970 è stato imbottigliato il primo vino con questa etichetta, ed era un Chianti dei Colli Fiorentini. Negli anni novanta, non sentendosi più rappresentata dal Chianti l’azienda voluto riscoprire quelle che sono in realtà le sue vere origini. Considerato che nel Cinquecento furono importati da Caterina de’ Medici cabernet franc, cabernet sauvignon e merlot, ha deciso di piantare questi vitigni e anche il petit verdot. Collazzi è la somma di queste uve per cui è molto complesso, ma pensato per essere pronto da bere già alla commercializzazione. Le vinificazioni sono separate, con macerazione di 18 giorni in acciaio, quindi i vini sono elevati in barrique di rovere francese di primo, secondo e terzo passaggio, per 18 mesi in modo da smussare il tannino. Successivamente ha luogo il blend e dopo un breve riposo in acciaio, in vino affina sei mesi in bottiglia. Pur essendo già pronto alla commercializzazione è un vino molto longevo. Alla degustazione al naso si sentono i frutti rossi, in bocca è elegante e di grande complessità si avverte una giusta trama tannica.
Il Pollenza 2018 Il Pollenza
È vinificato uve cabernet sauvignon, completate da cabernet franc nella misura del 7% di e petit verdot il 3%. Le vinificazioni sono separate anche perché i vitigni hanno diverse epoche di maturazione e quindi di raccolta. La fermentazione alcolica e la macerazione del pigiato si svolgono in vasche di cemento per circa 20 giorni. Segue la svinatura e l’elevazione in tonneau di rovere francese per il 50-70% nuovo per una durata di 14-18 mesi. La cantina precedentemente utilizzava le barrique, ma è passata ai tonneau per valorizzare maggiormente il frutto e la componente varietale. L’assemblaggio avviene in vasche di cemento per 20-30 giorni quindi il vino affina in bottiglia almeno 24 mesi. Nel calice si colgono note fruttate di prugna e di ciliegia, frutta fresca non surmatura, oltre ai caratteri terziari di cuoio e di tabacco. In bocca è complesso con trama tannica ben levigata.
R Contrada Terre Siciliane IGP 2022 Vini Franchetti
Andrea Franchetti, definito il filosofo del vino, aveva intuizioni decisamente geniali. Arrivato sulle pendici dell’Etna, ha dato vita al progetto Passopisciaro con il recupero di vecchi vigneti abbandonati sul terrazze secolari del vulcano siciliano a circa mille metri di altitudine. Nasce così R Contrada prodotto con le uve nerello mascalese di un vigneto di 120 anni di età all’altitudine più estrema che la vite possa sopportare. Il vigneto è radicato in un suolo vulcanico composto da piccoli sassi lavici esposto a nord su pendio molto ripido terrazzato. Le uve sono vendemmiate a fine ottobre, e nonostante l’altitudine godono di un’ottima maturazione. R Contrada è il vino dell’Etna più classico che si possa ottenere dal nerello mascalese e il vino possiede concentrazione con freschezza e mineralità, freschezza data anche dalle grandi escursioni termiche che in estate arrivano a essere di circa 30 gradi, dai 40 del dì ai 10 della notte.
Siepi Toscana igt 2021 Mazzei
È prodotto con uve sangiovese e merlot in pari percentuale di una vigna circondata da boschi in una zona tra le più vocate di Castellina, che guarda a sud ovest, a 400 metri di altitudine divisa in numerose parcelle vinificate separatamente. La raccolta, manuale, avviene in due tempi; i grappoli giunti in cantina sono sottoposti a selezioni meccaniche, manuali e la diraspatrice lavora adeguandosi alla varietà dell’uva per mantenere gli acini intatti così da richiede meno interventi in fase di vinificazione. La macerazione dura 22-23 giorni in acciaio, quindi i vini sono elevati 18 mesi in legno: il sangiovese in botti di legno di 5 ettolitri, ossia in tonneau, mentre il merlot in barrique di legno prevalentemente nuovo. Ha quindi luogo l’assemblaggio in vasche di cemento dove il vino riposa 4-5 mesi prima di essere è poi imbottigliato. È un rosso molto verticale; ha i caratteri del sangiovese vale a dire ricordi di lamponi, di ciliegie e le note floreali del sangiovese, ossia violetta, lavanda, poi esplode la speziatura. È definito da setosità, dinamicità e bevibilità.
Sogno Mediterraneo Toscana igt Syrah 2022 Tenuta Casadei
La Tenuta Casadei si trova a Suvereto nell’Alta Maremma, una tenuta-giardino posta tra le colline e il mare dove produce vini da vitigni internazionali.
Sogno Mediterraneo nasce da uve syrah 85 %, completato con grenache e mourvèdre vinificate separatamente in vasche di cemento da 50 e 80 hl secondo l’annata. Nel 2022 le uve sono state raccolte in diversi momenti, una parte di syrah per prima per mantenere l’acidità e per ultimo il grenache. Dopo fermentazione alcolica prosegue la macerazione di circa 20 giorni. È quindi eseguito il blend e il vino è elevato in barrique delle quali 30% nuove e il 70% di secondo passaggio per 18 mesi, e solo i vini delle barrique migliori sono utilizzati per produrre questa etichetta che affina in bottiglia per 6-8 mesi. Nel calice si evidenziano note fruttate e speziate dolci; in bocca è intenso, setoso, verticale, di pronta beva, con l’acidità propria del Syrah.
Tenuta Montebello Picconero Toscana IGT 2020 Tolaini
È prodotto con uve merlot frutto di un’attenta selezione sia in vigna, sia in cantina Le macerazioni del pigiato richiedono circa 35 giorni, in rovere francese in tino troncoconico aperto, con bagnatura del cappello e follatura nei primi giorni di fermentazione. La massa è pressata, quindi il vino fiore viene travasato prima in vasche di acciaio il tempo di sedimentare, poi per caduta in barrique nuove di rovere francese, per 24 mesi dei quali i primo sei sui lieviti fini. Sono utilizzati legni nuovi perché hanno più sostanza, spalla, struttura, e sono i più performanti per queste uve. I vini sono successivamente assemblati in acciaio e segue l’affinamento di almeno 2 anni in bottiglia. È un vino potente con spina acida che comunica freschezza.
Veneroso Terre di Pisa Rosso DOC 2019 Tenuta di Ghizzano
Nato e cresciuto con l’azienda è un vino di qualità. La prima annata di produzione risale al 1985 e ha subito rappresentato per l’azienda un esempio di vino di alta qualità delle Colline Pisane. È un blend con predominanza di sangiovese, di cabernet sauvignon 30% ed è una selezione delle uve che provengono da vigne di 20-25 anni. Il pigiato fermenta e macera in vasche di legno troncoconiche aperte da 3000 litri. Il vino è elevato per 18 mesi in tonneau da 500 litri dei quali il 5% nuovi ed è quindi assemblato e affinato un anno di bottiglia. È un vino longevo, affina tranquillamente per 20-25 anni, e raggiunge la massima espressione tra i 7 ei 15 anni. Grazie all’evoluzione in legno che ingentilisce i tannini è un vino elegante e possiede una struttura complessa. Possiede i sapori fruttati, frutta rossa tipici del sangiovese, accompagnati dalle note erbacee del cabernet.