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Torrevilla è una realtà vitivinicola cooperativa dell’Oltrepò pavese fondata nel 1907 che conta 600 ettari di terreno vitato e ha a suo attivo 200 soci. Negli ultimi anni ha realizzato La Genisia che rappresenta la linea top di gamma della cantina.

Si inserisce all’interno di un progetto più ampio frutto del lavoro di Gabriele Picchi direttore ed enologo, Simone Fiori agronomo con la collaborazione dell’agronomo ed enologo, Leonardo Valenti docente dell’Università degli Studi di MilanoIl progetto riguarda l’intero vigneto e ha reimpostato l’approccio produttivo grazie alla zonazione: ogni vigna è stata profilata, con lo scopo di fornire indicazioni sui metodi colturali da impiegare per ricavare la migliore uva.

Sono state inoltre individuate le parcelle a maggiore vocazione da destinare ai vini della linea La Genisia. Si tratta di un lavoro lungo e laborioso che guarda al futuro e non solo al presente. Il potenziale di alcune produzioni, già ora apprezzabili, si esprimerà al meglio domani perché per raggiungere livelli qualitativi giustamente ambiziosi occorre tempo.

Un vitigno alloctono su cui l’Oltrepò Pavese crede è il pinot nero utilizzato da Torrevilla per la produzione sia di spumanti sia di vini rossi, di diverse linee. Delle basi degli Spumanti La Genisia abbiamo detto qui.

In merito ai vini rossi l’etichetta di punta è il Pinot Nero Riserva 110 Noir La Genisia su cui la Cooperativa ha molte aspettative.

E’ prodotto utilizzando unicamente uve pinot nero allevate in parcelle dislocate nei comuni di Torrazza Coste e Montebello.

La vendemmia è rigorosamente manuale e le uve sono raccolte in cassette per evitare che i grappoli possano schiacciarsi.

Dopo la macerazione il vino è travasato in barrique dove ha luogo la fermentazione malolattica. L’affinamento, sempre in barrique, ha una durata di 12 mesi quindi il vino è imbottigliato.

Alla degustazione presenta colore rosso rubino con riflessi violacei;

al naso si impongono innanzitutto sentori di frutta matura, in particolare di amarena, di frutti di bosco come il mirtillo, il lampone oltre a note floreali di rosa e rosa canina;

si avvertono inoltre nuance speziate di pepe nero e una sottile sensazione speziata; in bocca è immediato, dotato di piacevole morbidezza, avvolgente e al tempo stesso fresco; i tannini sono soffici e il finale lungo.

E’ un vino in divenire che già ora apprezzato per la complessità, è in costante miglioramento. Sarebbe interessante fra qualche anno organizzare una verticale di Noir.

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