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Il cucchiaio è la più rassicurante delle posate ed è la prima che viene utilizzata per imboccare il bambino. Inoltre non si scontra con cibi solidi, non infilza, non taglia, ma semplicemente raccoglie tutto ciò che di brodoso, cremoso viene messo in un piatto fondo o in una ciotola. Ha avuto un passato più aggressivo, quando il manico poteva fungere da forchetta, ma oggi è la più mite delle posate.

E oltre a raccogliere zuppe e minestre definisce alcuni dolci, quelli al cucchiaio, appunto, e si rende utile anche in cucina come dosatore di olio, di zucchero, di farina e via discorrendo.

Ma veniamo all’apparecchiatura. È posto sempre alla destra del piatto e se verrà utilizzato nella prima portata sarà posizionato all’esterno rispetto alle altre posate. In misure più contenute è utilizzato per alcuni dessert e in questo caso trova un’altra disposizione nell’apparecchiatura, ma non è di questo che ci interessa dire.

È che il cucchiaio, da qualche decennio, non si limita ad accudire piatti brodosi, ma ha ampliato i suoi utilizzi.

Consideriamo il pesce. La posateria utilizzata per servire le portate di pesce prevede l’impiego di un apposito coltello, la cui lama differisce, per forma ed ampiezza, da quella degli altri, ed è poco affilato in quanto non occorre che sia tagliente per incidere una porzione di rombo. È che il coltello da pesce non è sempre presente. Il bon ton vuole, che in sua mancanza, non sia sostituito da altro coltello. Ma allora che fare? In tal caso la forchetta slitta sulla destra, taglia, in vece del coltello, quindi opera come da forchetta, ossia infilzando o raccogliendo la porzione da portare alla bocca.

Cucchiaio vs forchetta?

Ma per questo impiego il cucchiaio si è rivelato più adeguato. “Taglia” come la forchetta, non infilza ma raccoglie, si badi bene, non solo il boccone di pesce, ma anche la salsa di accompagnamento così che al palato il cibo arriva perfettamente condito. Ma a ben vedere, la caratteristica del cucchiaio di poter raccoglie cibo e salsa lo fa preferire all’apparecchiatura classica, ossia forchetta e coltello da pesce, proprio per limiti della forchetta a raccogliere le peparazioni fluide.

Il cucchiaio ha pertanto allargato i propri orizzonti. Ci sono chef che lo raccomandano per meglio gustare il risotto. Inoltre il “brasato al cucchiaio”, non è solo un’allusione alla consistenza tenera della carne, ma l’indicazione di come apprezzare il brasato, così da raccogliere carne e salsa contemporaneamente.

Pertanto, se al ristorante ci viene servita una sogliola al beurre blanc, in mancanza dell’apposito coltello pretendiamo il cucchiaio, e proponiamo il cucchiaio se siamo noi a portarla a tavola (ma anche con il brasato se è all’altezza in quanto a consistenza).

In merito a questi nuovi impieghi del cucchiaio è stata inventata un’apposita posata, il salsacoltello, ma per ora abbiamo voluto soffermarci sul cucchiaio tradizionale.

 

 

La foto di copertina è di  Peter Paar da Pixabay

 

Della stessa rubrica Savoir vivre: l’eleganza della pasta fredda.

Di questo Autore