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Lo Champagne, si può degustare senza accompagnamenti, ma le occasioni di abbinarlo al cibo non mancano: l’accostamento viene effettuato in base alle caratteristiche dello Champagne, in base cioè alle percezioni olfattivo-gustative che suggerisce. Ma volendo si può andare oltre. Abbiamo scritto qui  di un insolito abbinamento organizzato dal Comité Interprofessionel du Vin de Champagne nel 2017 tra cinque Champagne e altrettanti brani musicali suonati dal vivo al pianoforte, utilizzando in questo caso oltre al gusto e all’olfatto, anche l’udito. Per quanto soggettivo, non si tratta di un abbinamento arbitrario. Poniamo che un Blanc de Blancs giovane esprima freschezza… non potrebbe essere la Primavera di Vivaldi l’accompagnamento musicale più adeguato?

Analogamente, utilizzando la vista, potremmo associare gli Champagne a opere pittoriche in base alle forme e ai colori, per cui tinte chiare, luminose per gli Champagne più agili, dotati di una piacevole nota acida, scegliendo invece colori più caldi, sfumati per quelli di maggiore struttura ed invecchiamento. Detto questo non avremmo mai pensato ad abbinamenti in cui utilizzare il tatto.

Ciò per dire che abbiamo partecipato a una degustazione di Champagne organizzata dal Comité Interprofessionel du Vin de Champagne presso la Ferrari Fashion School di Milano di Silvia Ferrari con un infinito campionario di stoffe a disposizione (foto 2). A condurlo Chiara Giovoni, formatrice e Ambasciatrice italiana dello Champagne 2012. Per parlare di sensazione tattile si parte dalla texture dello Champagne , ossia la consistenza, la “tessitura”, la “trama”. Pertanto troveremo in base allo stile di produzione e alle uve, nonché all’annata, Champagne morbidi, cremosi, asciutti, sodi, setosi, ruvidi.. e queste caratteristiche porteranno ad accostarli a tessuti come lino, canapa, seta, flanella, cotone, lana e via elencando çon trama spessa e soda (come quella della iuta), spessa e soda (la lana), spessa e morbida (il velluto), sottile e asciutta (il taffetà). Per ogni Champagne degustato in base alle caratteristiche (colore, profumo, aroma, sapore, struttura, intensità…) occorreva scegliere il tessuto più consono.

Gli Champagne degustati

Laurent Perrier
Laurent Perrier Brut Millésimé 2007 (foto 3)
Possiede profumi cremosi, con nota floreale, sentori fruttati di albicocca, quindi note agrumate. E’ fine, elegante, fresco con note minerali.

De la Renaissance
Cuvée Dame de la Renaissance 2008  (foto 4)
Prodotto con uve chardonnay, il vino svolge la fermentazione malolattica per cui è meno acido e nervoso del Laurent Perrier. Al naso si riconoscono fiori banchi, note fruttate di albicocca matura e in bocca esprime mineralità.

Nicolas Feuillatte
Grand Cru Millésime Blanc de Noirs 2008  (foto 5)
Da uve pinot nero alla degustazion si colgono aromi ricchi di frutta matura in particolare di ciliegia, di albicocca candita e sentori di zenzero ed erbe aromatiche. In bocca se ne coglie la struttura, la complessità e la lunga persistenza.

Veuve Clicquot
Vintage Rosé 2008  (foto 6)
Da pinot nero, chardonnay, meunier è definito da ricchezza aromatica, profondità con note fruttate in particolare di amarena, ribes rosso e tocco agrumato di buccia di mandarino.

Pol Roger

Brut Vintage 2009 (foto 7)
Note di mela cotogna cui si uniscono toni agrumati, in bocca è setoso con sentori mandorlati.

In base alla descrizione essenziale qui fornita di questi Champagne, a quali tessuti, tra quelli elencati, abbinereste ciascuno?

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